PONG

pong
mp3, durata 42”, 2003
Abbiamo registrato una nostra partita al ping pong, videogioco degli anni ’80 a noi molto caro.
La palla rimbalza da una parte all’altra del campo… è un continuo rimando.
Un’esperienza sonora ipnotica e nevrotica allo stesso tempo…
Durante la partita aumentiamo la velocità della palla e, come se non bastasse, per aumentare il grado di difficoltà, dimezziamo la lunghezza della linea/giocatore…
magmapadano

pong
La cosa che distingue un videogioco dagli altri beni di consumo nel settore dell’entertainment è la sua vita brevissima.
(…) La riscoperta dei videogames classics diventa quasi un atto terrorista contro una professione che sperpera annualmente milioni di dollari per convincerci a passare a 32 o 64 bit, ai chips RISC o al CD-Rom con Sound Blaster.
Riprendere “Pong” in mano provoca un autentico shock culturale. Una pallina quadrata che rimbalza da un campo all’altro, e due rozze linee da muovere orizzontalmente per respingerla. Questo è ciò a cui assomigliava il tennis nei primi anni Settanta (con due linee in più diventava un gioco del calcio).
Monocromatico, of course.
(da Videogames pag.101; Giuseppe Salza, “Spazzatura”, Edizioni Theoria, Roma-Napoli, 1994)


pong
contributo audio
Synapser #2
XIV Esposizione Quadriennale d’Arte
Anteprima Napoli, 13 novembre 2003

SYNAPSER #2 è un dispositivo a dispersione che presenta una serie di lavori audio (in formato mp3) e/o “testo”. Ciascun Synapser può invitare un artista o un poeta, un teorico, se stesso, un barman o chiunque abbia qualcosa da dire. Il Synapser dichiara per questo la propria sensibilità, la propria idea, le proprie regole o, non dichiarandole, mette il “non detto” come piano di relazione e norma. Ci si aspetta infatti che gli invitati, in qualche modo, si auto-coagulino rispetto alla percettibilità dei singoli Synapser. A loro volta ciascun invitato diverrà (se vorrà).
Synapser invitando nello stesso modo e con le stesse regole e con il proprio lavoro, altri 5 artisti, filosofi, attori, veline, ecc. Questo si ripeterà fino all’esaurimento delle energie, delle possibilità tecnologiche, della voglia di invitare o allo scadere del tempo.
Il progetto si concretizzerà in differenti modalità attraversando la Quadriennale, per concludersi con un evento che raccoglie i lavori, le relazioni e le energie che riusciranno ad emergere, rappresentandole.